Sono ormai iniziate da due settimane in Puglia e Basilicata le raccolte delle cultivar precoci di albicocco e ciliegio ed è tempo di fare un primo bilancio della campagna produttiva alle porte.
Si può certamente affermare che i fruttiferi abbiano risentito degli eventi climatici registrati nei primi mesi dell’anno. Le temperature sopra le media stagionale del mese di gennaio, con punte anche di 18-20 °C ed i successivi abbassamenti termici dovuti alle perturbazioni denominate Burian a cavallo tra la fine di febbraio ed i primi di marzo hanno portato ad una perdita di prodotto considerevole delle cultivar precoci di albicocco e di nettarine nelle zone tra Cerignola e San Ferdinando di Puglia e lungo tutta la costa adriatica.
Danni inferiori ma comunque presenti sono stati riscontrati nell’arco jonico. Meno colpite dall’andamento climatico avverso sono state invece le cultivar di pesco precoce ed il ciliegio, con l’eccezione delle aree extra-precoci e delle cultivar di ciliegio dove erano stati applicati interruttori di dormienza.
Nessun danno significativo va invece segnalato sulle cultivar di albicocco, nettarine e pesco a maturazione medio-tardiva. Danni da gelo sono stati tuttavia riscontrati nel sud-est barese e nell’entroterra sulle cultivar di albicocco a maturazione tardiva, prima tra tutte la Farbaly.
Autore: Lorenzo Laghezza – Agrimeca Grape and Fruit Consulting
Data di pubblicazione: 17/05/2018