Attenzione a tripide e tignoletta. Oidio sotto controllo dove si è lavorato bene

L’agronomo di Agrimeca Grape And Fruit Consulting Srl, Domenico Zagaria, aggiorna i lettori di uvadatavola.com circa l’andamento della campagna 2021 per i vigneti ad uva da tavola presenti nell’Arco Jonico e nel Sud Est barese.

“Nelle zone d’anticipo – spiega l’agronomo – le uve precoci sono in fase di invaiatura-maturazione e, per alcune varietà, i primi tagli sono già stati programmati. Mentre nelle aree più tardive le uve sono ancora in fase di accresimento/chiusura grappolo e le operazioni di ingrossamento acino si stanno concludendo”.

Fino a 15-20 giorni fa le temperature più basse della media stagionale hanno favorito l’insorgere dell’oidio, ma chi ha lavorato correttamente può dire di avere il fungo sotto controllo.

Foto di Agrimeca: oidio su cv Vittoria.

Domenico Zagaria ricorda che in questa stagione l’oidio è abbastanza pressante, in particolare laddove le uve, per diversi motivi, non sono state raggiunte dai trattamenti in maniera adeguata: “Si riscontra la presenza di oidio soprattutto nelle zone perimetrali e dove gli interventi fitosanitari non hanno bagnato bene i grappoli e la vegetazione. Quest’anno, tra l’altro, si stanno registrando temperature elevate solo nell’ultima decade di giugno. Fino a 15-20 giorni fa le temperature più basse della media stagionale hanno favorito l’insorgere del patogeno. C’è anche da aggiungere che molte aziende agricole, a causa della scarsità di manodopera, non sono riuscite ad effettuare al momento giusto le defogliazioni. Pertanto l’uva ha sostato tra le foglie per molto più tempo rispetto al solito, condizione che ha creato un microclima favorevole allo sviluppo del fungo. Nel complesso, laddove è stata attuata una idonea strategia antioidica basata sulla rotazione delle sostanze attive e i trattamenti sono stati eseguiti in maniera corretta, il patogeno è decisamente sotto controllo”.

Foto di Agrimeca: danni da tripide su grappolo e foglie.

Non solo funghi, bisogna porre attenzione anche agli insetti, spiega l’agronomo: “Massima attenzione al tripide, che è possibile ritrovare con facilità soprattutto sui germogli che fuoriescono dai teli e dalle reti. In caso di elevata densità di popolazione, gli insetti riescono a raggiugere anche i grappoli, provocando così le classiche reticolature su rachide, peduncoli e acini. Sotto i vigneti coperti con film plastico si ritrova, di tanto in tanto, anche del ragnetto rosso, il quale in alcuni casi con la sua azione trofica sta bloccando la vegetazione. Infine, ma non per importanza, non dobbiamo abbassare la guardia nei confronti della tignoletta. Dalle catture effettuate con le trappole in questi giorni, infatti, si evince che siamo ancora nel pieno della prima generazione carpofaga”.

Foto di Agrimeca: trappola a feromoni con catture di tignoletta.

Autore: La redazione ©uvadatavola.com

 

Data di pubblicazione: 01/07/2021