Terza ed ultima parte del contributo scritto a quattro mani dagli agronomi Angelo Gasparre e Domenico Zagaria, afferenti rispettivamente a Food Agri Service e Agrimeca Grape And Fruit Consulting Srl.
Dopo aver approfondito ed elencato tutte le varietà libere e le varietà e le varietà con royalty annuale, all’impianto e sul valore del prodotto, i due esperti concludono soffermandosi sulla formula Club e sul panorama italiano circa la ricerca varietale.
Formula Club
Attualmente in Italia la “Formula Club” è adottata da International Fruit Genetics (IFG), Sun World, Special New Fruit Licensing (SNFL) e AVI.
Club IFG
La società International Fruit Genetics (IFG) in Italia ha licenziato le società Agricoper, Didonna Trade, Apofruit Italia (e quindi il partner commerciale OP Terra di Bari), Previani Group e OP Gruppo Tarulli. In Italia le prime aziende licenziate da IFG sono state le prime cinque che hanno avuto a loro volta la possibilità di licenziare gli agricoltori. Negli ultimi 2 anni IFG ha licenziato, solo per le proprie produzioni, La Zagara, OP Giuliano, Unifrutti, Fruitsland, Dottor Franco Pignataro e FraVa.
Tra le varietà IFG a bacca bianca troviamo: Sweet Sunshine®️, Cotton Candy®️, Sweet Globe®️, SugarCrisp®. Sempre di casa IFG ci sono anche le seguenti varietà rosse: Sweet Celebration®, Jack’s Salute®, Sweet Mayabelle®, Sweet Sapphire®, Sweet Joy®, Sweet Jubelee®, Sweet Favors®, Sweet Nectar®, Candy Snaps®, Candy Hearts®.
Club Sun World
I licenziatari della società Sun World in Italia sono Apofruit Italia, Didonna Trade, Giuliano Puglia Fruit, Orchidea Frutta, Unifrutti, Salvi e Peviani Group. Tra le varietà più interessanti troviamo: Sophia Seedless® e Autumn Crisp® (bianche), Scarlotta Seedless® e Sonera Seedless® (rossa) Midnight Beauty®, Sable Seedless® e Adora Seedless® (nere).
Club SNFL
Per Special New Fruit Licensing (SNFL) i licenziatari italiani sono Agricoper, Didonna Trade, Agrimessina, Apofruit Italia, Unifrutti, Fruitsland, La Zagara e Peviani Group. La varietà a bacca bianca più diffusa in Puglia è TimpsonTM , ma ci sono anche MelanieTM ed IvoryTM; le varietà LuiscoTM, MagentaTM, AllisonTM e TimcoTM sono a bacca rossa, mentre MelodyTM è a bacca nera. Infine CarlitaTM, Great GreenTM e KellyTM sono nuove varietà a bacca verde.
Club AVI
Attualmente AVI ha licenziato in Italia: Giuliano, Frudis, Agricola Ci.Da, Agrimessina, Orchidea, Gruppo Tarulli, Pignataro, Pavone, Gruppo Salvi, Romanazzi Group, Lilla & Giuliani, La Pernice, Barbera e Dr. Franco Pignataro. AVI si interfaccia con figure commerciali e con OP autorizzate che garantiscono la coltivazione di 30 ettari in 5 anni delle loro varietà: Arra 15, Arra 30, Arra 29, Arra 19 ed Arra 32. I produttori possono accedere a queste varietà solo attraverso una sorta di “sponsorizzazione” di una delle figure commerciali individuate sul territorio.
I programmi italiani di miglioramento genetico
I programmi di miglioramento genetico attivi in Italia sono attualmente quattro e ci sono già diverse varietà in fase di valutazione. Tali programmi vedono la sinergia tra aziende pubbliche e private che finanziano e implementano il lavoro di ricerca: Grape & Grape Group; CREA-NuVaUT; Crea – Biotech ed Italian Variety Club (IVC).
La novità è che a spingere e finanziare i programmi di miglioramento genetico italiano troviamo sempre più spesso aziende private.
I produttori sono ormai consci della necessità di aggiornare l’offerta varietale e soprattutto di disporre di varietà sviluppate nei propri areali con precise caratteristiche pedoclimatiche. Fondamentale sarà costruire un programma di raccolta che non intasi la grande offerta varietale oggi disponibile e che sia accompagnato da validi protocolli tecnici in grado di esaltare i caratteri qualitativi, riducendo i tempi che di solito sono necessari con i genotipi provenienti da altri Paesi.
Aspetto di primaria importanza è la partecipazione di importanti aziende di commercializzazione che di certo effettueranno una severa valutazione delle varietà costituite, compresa una validazione in fase post-raccolta.
Le varietà attualmente presenti sono quindi molto numerose e non risulta facile districarsi tra le varietà. Soprattutto, non è facile per tanti produttori entrare nel meccanismo della “Formula Club”che spesso significa coltivare non la varietà scelta, ma quella consigliata dall’esportatore in base alle esigenze del proprio mercato.
Una modalità operativa che può spaventare molti, ma che allo stesso tempo limita il rischio di sovrapproduzioni e conseguenti deprezzamenti. D’altro canto meccanismi di questo tipo richiedono un certo grado di fiducia reciproca tra produttore ed esportatore. Va detto che più volte le due figure interessate sono riuscite a trovare un equilibrio.
Nel prossimo futuro sarà possibile valutare il grado di diffusione di questo tipo di contratti, già ampiamente diffusi in altri Stati.
Autori:
Angelo Gasparre – agronomo Food Agri Service,
Domenico Zagaria – agronomo Agrimeca Grape and Fruit Consulting.
Data di pubblicazione: 16/09/2020